20. JULI 2023
|
PROBLEMI PERSONALI
Autolesionismo - è possibile smettere
Le cose più importanti in breve
- Un comportamento autolesivo avviene quando una persona danneggia intenzionalmente il proprio corpo.
- L'autolesione può scatenare emozioni momentaneamente piacevoli e può creare dipendenza.
- Gesti alternativi possono aiutare a resistere temporaneamente all'impulso di autoinfliggersi del male.
- È importante cercare un aiuto professionale, seguendo ad esempio un percorso terapeutico.
Si parla di autolesionismo quando una persona si procura intenzionalmente e in modo diretto del dolore fisico. Ad esempio, alcuni giovani si infliggono dei tagli sul corpo. Il comportamento autolesivo può portarti a riconnetterti momentaneamente con il tuo corpo e/o a generare sollievo nel caso di una tensione interna. Tuttavia, a lungo termine, le emozioni che stanno alla base del problema si ripresentano e si instaura così un circolo vizioso. Il comportamento autolesionistico ha conseguenze negative, come ad esempio cicatrici permanenti e danni fisici letali.
Possibili cause dell'autolesionismo
Desideri smettere di farti del male? Per poter mettere fine all'autolesionismo è importante capire perché lo fai. Potresti porti le seguenti domande: "Perché mi faccio del male? Cosa ottengo? Quali sentimenti si scatenano in me?" Osserva in particolare cosa succede dentro di te e cosa provi appena prima di volerti ferire.
Può darsi che l'autolesionismo ti serva per smorzare emozioni intense e a ridurre forti tensioni. Anche l'auto-punizione, la purificazione o la ricerca di un senso di sicurezza possono essere possibili cause dell'autolesionismo; in ogni caso, i motivi che portano ad autoinfliggersi del dolore sono molto personali. Potresti provare a scrivere cosa ti causa il desiderio di farti del male. Questa consapevolezza ti aiuterà a cercare delle vie alternative nel gestire le tue emozioni.
Alternative al comportamento autolesivo
Non è facile resistere all'impulso di farsi del male. Un primo passo potrebbe essere quello di trovare dei modi alternativi per affrontare le proprie emozioni. Delle azioni che ti diano una sensazione altrettanto intensa, ma che non danneggino il tuo corpo. Queste alternative possono aiutarti a non ferirti. Tuttavia, non sostituiscono una terapia. Quali alternative siano le migliori variano da persona a persona. Potresti provare alcune di queste:
Prendi un sacchetto di ghiaccio o un cubetto di ghiaccio e premilo sulla mano o sugli avambracci. Metti piccoli sassi nelle tue scarpe e cammina. Metti un elastico intorno al polso, tiralo e poi rilascialo in modo che colpisca la tua pelle. Annusa spezie forti o oli essenziali, o mordi un peperoncino piccante. Colpisci un cuscino o il materasso. In questo modo, indirizzerai la rabbia verso l'esterno anziché verso te stesso.
Hai altre idee? Prova ciò che ti aiuta. Ad alcuni giovani fa bene distrarsi, concentrarsi sul respiro o accoccolarsi a letto con una borsa dell'acqua calda. Ricordati di annotarti quando qualcosa ti ha aiutato a non ferirti. Se vuoi, puoi preparare una scatola di emergenza in cui mettere oggetti utili o appunti con ciò che ha funzionato per te. Così avrai tutto a portata di mano quando sentirai l'impulso di ferirti.
Autolesionarsi può creare dipendenza
Il comportamento autolesivo può generare a breve termine dei sentimenti piacevoli. Perciò, può diventare una dipendenza. Senti costantemente la necessità di ferirti e riesci sempre meno a resistere all'impulso. Perdi sempre più spesso il controllo su quando e quante volte ti fai del male. È quindi importante cercare subito aiuto.
Un primo passo importante è il non affrontare da solo le tue emozioni e le tue difficoltà. Rivolgiti a persone di cui ti fidi. Potrebbe trattarsi di un insegnante, di un docente di sostegno pedagogico, di un mediatore scolastico, dei tuoi genitori o di un altro membro della famiglia. Puoi anche rivolgerti a uno psicoterapeuta o alla linea di supporto e consulenza del 147.
Trattamento del comportamento autolesivo
Se ti infliggi del male, in qualsiasi modo tu lo faccia, è importante che cerchi subito un aiuto professionale. Le tue persone di fiducia possono aiutarti a cercare un terapeuta adatto. Puoi anche rivolgerti direttamente al Servizio medico psicologico o al Servizio psico-sociale del Cantone.
Potresti sentirti spaventato/a dall'iniziare un percorso terapeutico. Si tratterà di scoprire le cause che ti portano al farti del male. Può anche darsi che tu soffra di depressione o di un disturbo borderline di personalità. Un terapeuta può aiutarti a capire cosa accade prima, durante e dopo i tuoi comportamenti autolesivi. Insieme scoprirete le cause e quali alternative possono esserti utili per gestire le tue emozioni.
Sii paziente con te stesso
Non potrai smettere di farti del male da un giorno all'altro. È normale. Possono capitare anche delle ricadute. Non arrenderti, sii comprensivo e condividi in terapia ciò che ti risulta difficile, in modo da ricevere il giusto supporto.
Curare le ferite
L'autolesionismo può lasciare segni permanenti sul corpo. Perciò, è importante prendersi cura delle proprie ferite.
- Disinfetta le ferite aperte per prevenire infezioni
- Proteggile dalla sporcizia con un cerotto o una fasciatura
- Non grattare la crosta, altrimenti rischi di lasciare ulteriori cicatrici