18. JULI 2024
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PROBLEMI PERSONALI
Disturbi del comportamento alimentare: puoi ricevere aiuto
Gli aspetti più importanti in breve
- Esistono diversi disturbi del comportamento alimentare.
- A volte ci si vergogna di soffrire di un disturbo del comportamento alimentare.
- È importante ricevere un aiuto il prima possibile.
- Il sostegno da parte di un professionista può aiutarti.
Molti adolescenti e giovani adulti sono insoddisfatti del proprio corpo. Sentire questa frustrazione è normale. Il corpo cambia durante la pubertà. L'evoluzione del proprio corpo può spaventare. Spesso, anche gli ideali di bellezza che provengono dalla pubblicità e dai social media portano a una percezione corporea distorta. Gli ideali di bellezza possono far sentire inadeguati. Si può essere insoddisfatti anche quando il proprio corpo è perfettamente sano.
Alcune persone detestano il proprio corpo o singole parti del corpo. Sentono di dover avere un aspetto diverso o riportano tutti i loro problemi alla questione della forma e del peso. Queste emozioni e pensieri possono sfociare in un disturbo del comportamento alimentare.
Patrizia condivide due lettere indirizzate al suo disturbo del comportamento alimentare. Il video è stato realizzato in collaborazione con l'associazione ZETA MOVEMENT.
I disturbi del comportamento alimentare sono frequenti
Il 3,5% della popolazione svizzera, nel corso della sua vita, è affetta da un disturbo del comportamento alimentare. Le donne sono colpite con maggiore frequenza rispetto agli uomini. Ma non si tratta più di una malattia solo al femminile. Anche molti adolescenti maschi e uomini soffrono di un disturbo del comportamento alimentare.
Molti disturbi del comportamento alimentare si sviluppano nell'adolescenza o nella prima età adulta. I disturbi del comportamento alimentare spesso si manifestano gradualmente. Per questo motivo, e poiché i sintomi possono variare, spesso ci vuole molto tempo prima che le persone colpite o il loro ambiente li riconoscano.
I disturbi alimentari più comuni e i loro sintomi
Anoressia nervosa
Chi soffre di anoressia vuole perdere peso in modo compulsivo. Si attiene a rigide regole dietetiche, vomita o assume farmaci lassativi o in grado di sopprimere l'appetito. Le persone affette da anoressia spesso ricevono conferma dei loro risultati nel perdere peso, soprattutto all'inizio. Questo li incoraggia nel loro comportamento. I loro pensieri ruotano costantemente intorno al cibo, al peso e alla linea. Molte svolgono parecchio sport per bruciare calorie. Le persone che soffrono di anoressia nervosa sono spesso gravemente sottopeso. Ma non se ne rendono conto. Si percepiscono sempre come troppo grasse. L'anoressia può mettere a rischio la vita di chi ne è affetto. A causa della malnutrizione, le persone affette da anoressia sono spesso stanche, fredde o hanno problemi circolatori. Il flusso mestruale spesso non si verifica più.
Bulimia
Le abbuffate sono tipiche della bulimia. Le persone che ne soffrono mangiano grandi quantità di cibo in un breve lasso di tempo. Per evitare di ingrassare, in seguito vomitano il cibo assunto. Alcune persone ingeriscono dei lassativi o fanno molto sport per smaltire le calorie in eccesso. Le persone affette da bulimia hanno di solito un peso nella media. Poiché si vergognano, nascondono il loro comportamento alimentare problematico. Per questo motivo, le persone che le circondano spesso non si accorgono subito delle loro abbuffate. Il vomito frequente provoca danni permanenti ai denti e all'esofago.
Binge Eating Disorder
Le persone che soffrono di un disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) hanno episodi di abbuffate, che non hanno nulla a che fare con il piacere di mangiare o con la fame. Tuttavia, non adottano alcuna misura per eliminare le calorie in eccesso. Le persone colpite soffrono quindi spesso di obesità. Si vergognano delle loro abbuffate e si sentono in colpa. Molti sono disgustati da se stessi e presentano una bassa autostima. Uno stadio preliminare del disturbo da alimentazione incontrollata è il cosiddetto frustration eating o emotional eating.
Obesità
Il sovrappeso grave, con un BMI superiore a 30, è considerato obesità. Chi ne è affetto consuma più calorie del necessario. Nonostante le ripetute diete, spesso non riesce a ridurre il suo peso. I pregiudizi nei confronti delle persone in sovrappeso sono molto diffusi, per cui molte persone che soffrono di obesità si vergognano del proprio peso.
Consigli per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare
- Vergognarsi di un rapporto difficile con il cibo è normale. Un disturbo del comportamento alimentare è una malattia, non una colpa, nè un aspetto del tuo carattere.
- Puoi chiedere aiuto. È importante farsi aiutare. Il centro per i disturbi del comportamento alimentare (OSC) offre consulenza e presa a carico delle persone che ne soffrono. Potete anche contattare Counselling 147 in qualsiasi momento.
- Pensa a quali bisogni o emozioni si nascondono dietro al tuo modo di alimentarti. Cerca di soddisfare questi bisogni in altre aree della tua vita e dai spazio alle tue emozioni, anche se può risultare spiacevole. Prova delle strategie di coping per ridurre al minimo lo stress.
- Rivolgiti a persone fidate intorno a te, ad esempio i tuoi genitori, dei parenti, gli insegnanti o il mediatore scolastico. Possono aiutarti a ottenere un sostegno professionale sotto forma di una consulenza o di un percorso terapeutico.
Quando un amico soffre di un disturbo del comportamento alimentare: Consigli
- Parla con la persona interessata in un momento di tranquillità. Dì che sei preoccupato/a per il suo comportamento alimentare e che sei disponibile a parlarne con lui/lei quando se la sente.
- Dì alla persona che non la giudichi per il suo comportamento alimentare, ma che desideri aiutarla a trovare aiuto. Tuttavia, non forzarla ad accettare aiuto se non vuole.
- Puoi anche proporre di cercare un aiuto insieme. Se va bene a entrambi, puoi anche accompagnare il tuo amico o la tua amica a un appuntamento con un professionista.
- Renditi disponibile a parlare del problema con la persona in questione, senza farle pressione. Dimostrale che ci tieni a lei e che non ti sei dimenticato/a del suo malessere.
- Chiedi alla persona interessata in quale contesto potreste mangiare insieme o se le dà fastidio che mangi di fronte a lei. In questo modo puoi scoprire insieme a lei come vi sentite più a vostro agio nei momenti dei pasti.
- Fate insieme cose che vi piacciono. Parlate di argomenti diversi dal disturbo del comportamento alimentare.
- Sii consapevole dei tuoi limiti. Osserva quando diventa troppo per te. Dedica del tempo ad altre persone o a degli hobby. Puoi essere presente per gli altri solo se stai bene con te stesso.