Come ci si candida per un posto di tirocinio?

Per scrivere una candidatura bisogna essere accurati e prendersi tutto il tempo necessario. Qui scopri come fare.

In una candidatura non possono mai mancare la lettera di motivazione, il curriculum vitae e il dossier. Non serve altro, a meno che nell’annuncio per il posto di tirocinio non richiedano esplicitamente di presentare altri documenti. Chi prepara una candidatura senza errori, interessante e completa, riesce sicuramente a fare una buona prima impressione.

Come scrivere la lettera di motivazione

Per la lettera di motivazione usa un carattere leggibile, giustifica il testo e indica:

il tuo nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e indirizzo mail;
l’indirizzo dell’azienda e il nome della persona di contatto;
il luogo e la data;
l’oggetto in grassetto: «Candidatura per …» (aggiungi la posizione per la quale ti candidi);
il responsabile della selezione o la persona che si sta occupando degli stage, usando la forma diretta: «Gentile signora xy / Egregio signor xy».
Nel testo principale inizia spiegando che cosa ti interessa dell’azienda di formazione. Dimostra di aver fatto delle ricerche e raccolto informazioni sull’azienda. Perché vorresti lavorare proprio in quell’azienda? Come hai saputo di quel posto di tirocinio? Poi racconta di te: perché pensi che quella professione faccia per te? Perché credi di essere la persona giusta per quel posto di tirocinio? Quali sono i tuoi punti di forza? Che esperienze hai già fatto in quel settore professionale mentre eri a scuola, nell’ambito di uno stage di orientamento o di un periodo di pratica? Da ultimo scrivi che ti farebbe molto piacere partecipare a un colloquio di presentazione.
Concludi il testo principale scrivendo: «Cordiali saluti», il tuo nome e cognome e firmando di tuo pugno.
In fondo alla lettera, dopo la tua firma, scrivi «Allegati», così segnali di avere annesso dei documenti.

Stampa la lettera e rileggila molto attentamente controllando l’ortografia. Puoi anche farla leggere da un insegnante o dall’orientatore scolastico, oppure puoi rivolgerti a un’agenzia di lavoro interinale e chiedere consiglio a un loro selezionatore.

Sul sito orientamento.ch trovi degli esempi di lettera di motivazione.

Come scrivere il curriculum vitae

Il curriculum vitae riassume quello che hai fatto finora e i risultati che hai ottenuto, e dovrebbe contenere i seguenti elementi:

«Spesso sono in molti a candidarsi per un posto. È quindi importante fare buona impressione con la propria candidatura.»

le scuole frequentate (indicando i periodi esatti di frequenza);
i periodi di pratica e i lavori svolti, descrivendo sinteticamente i compiti che ti sono stati assegnati;
altre «qualifiche» di cui disponi, per esempio allenatore, monitrice scout, volontariato, interessi personali, progetti scolastici che hai curato di persona, rappresentante della tua classe ecc.

La fotografia

La fotografia che incolli sul curriculum vitae deve sempre essere in formato passaporto. Lo sfondo deve essere neutro. Sorridi e guarda nell’obiettivo. Indossa abiti adeguati al posto di tirocinio per il quale ti candidi. La fotografia va incollata nell’angolo in alto a destra del curriculum.

Il dossier

Allega una copia degli attestati, dei certificati o dei rapporti di tutte le scuole frequentate e di tutti i lavori svolti che hai menzionato nel curriculum vitae.

Conserva in una mappetta alcune copie di questi documenti da usare per altre candidature.

Consigli per il colloquio

Ricevere una lettera con cui ti invitano a un colloquio di presentazione è segno di apprezzamento. Non stai nella pelle e sei nervoso/nervosa? È più che normale! Ecco alcuni consigli utili:

prova il colloquio con una consulente professionale o con un insegnante;
presentati puntuale e fai in modo di avere un aspetto curato: il tuo abbigliamento deve essere in linea con l’ambiente di lavoro, evita i bermuda e le ciabatte infradito;
non imbrogliare o bleffare;
davanti allo specchio prova a farti delle possibili domande e, durante la risposta, osserva come ti muovi, se sei convincente o titubante;
fai attenzione al linguaggio, che non dev’essere troppo amicale, quindi evita «troppo bello», «ciao zia» ecc.;
cerca di mostrare il meglio di te.